Rosso Piceno

La DOC Rosso Piceno è stata riconosciuta nel 1968, anche se in realtà questo vino è noto sin dall’antichità. L’antico popolo dei Piceni da cui il territorio di origine del vino prende il nome, aveva iniziato la caltivazione della vite sin da epoche preromaniche. La tipologia Rosso Piceno Superiore è caratterizzata dalla provenienza delle uve da una zona di coltivazione più ristretta e spesso da un ulteriore periodo di affinamento in legno che arricchisce il vino di aromi e profumi ancora più intensi e sfaccettati, e gli dona struttura e armonia permettondogli di sviluppare  la sua caratteristica unicità. Le sue antiche origini e l’uvaggio di Montepulciano e Sangiovese che gli danno vita fanno di questo rosso il vino più caratteristico del territorio Piceno, da sempre vocato alla produzione di questi vitigni.

Il vino

Caratteristiche vino: 
Il Rosso Piceno DOC ha come composizione il vitigno Montepulciano dal 35 all’85% e il Sangiovese dal 15 al 50%. Il disciplinare non prevede per il Rosso Piceno DOC un periodo di affinamento obbligatorio in legno, ma quando questo avviene, soprattutto per la tipologie superiore, contribuisce ad ammorbidire ulteriormente il vino e permette di ottenere maggiore complessità olfattiva.

Esame visivo:
Il Rosso Piceno ha un colore rosso rubino intenso determinato in prevalenza dal Montepulciano, dal momento che Sangiovese ha una minore capacità colorante e tende a rendere i vini più trasparenti. L’eventuale maturazione in botte, soprattutto per la tipologia Superiore, tende a conferire al vino colori più scuri e intensi. In gioventù il Rosso Piceno mostra un colore rosso rubino molto intenso, con eventuali leggere sfumature purpuree. Col passare del tempo, il Rosso Piceno assumerà una tonalità più tendente al granato anche nelle sfumature, per poi assumere tonalità più mattonate al termine del ciclo di vita organolettico.

Esame olfattivo:
Il Rosso Piceno è spesso immesso in commercio ancora giovane, mentre in alcuni casi si trovano esempi di prodotti sottoposti a periodi di affinamento più lunghi, anche ed eventualmente in legno. In entrambi i casi è un vino che presenta un profilo olfattivo di grande interesse. E’ il Montepulciano ad essere il protagonista nel Rosso Piceno, e solo più marginalmente il Sangiovese, anche se spesso è presente in percentualil significative. I vini sono quindi caratterizzati da intensi aromi di frutta e fiori, in particolare amarena, prugna e violetta, uniti ad una nota “vinosa” presente solamente nelle versioni più giovani. Nel Rosso Piceno si possono percepire anche note di mora, mirtillo e talvolta di ribes, sensazioni fruttate che arrivano a ricordare la confettura nel caso di vini più affinati.

Esame gustativo:
Il Rosso Piceno si presenta al palato con un profilo gustativo rotondo e pieno, in cui il Montepulciano è riconoscibile per le sue qualità gustative, tra le quali un’apprezzabile alcolicità e il tannino presente ma temprato in una piacevole morbidezza. Il Sangiovese ne aumenta poi la freschezza, contribuendo ulteriormente all’armonia dell’insieme. Il Rosso Piceno si in apertura presenta caldo e lievemente astringente. La tannicità iniziale è presto compensata dalla morbidezza e dalla rotondità caratteristiche del Montepulciano. I vini Rosso Piceno hanno buona persistenza e nel finale riservano una chiara corrispondenza aromatica con le sensazioni olfattive, in particolare per le note fruttate di amarene e prugne.

Abbinamento cibo-vino: 
Vino di corpo, caldo e tendenzialmente morbido, pur con una tannicità e acidità abbastanza marcate soprattutto nelle versioni più giovani, il Rosso Piceno è particolarmente adatto ad accompagnare primi piatti a base di carne e carni rosse al forno e alla brace. La versione Superiore ha spesso caratteristiche di rotondità, corpo e morbidezza che la rendono adatta anche all’abbinamento con cacciagione e selvaggina.

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